Chiesa di Santa Chiara a Chieti

Chiesa Santa Chiara

Chieti


Facciata interna Chiesa Santa Chiara di Chieti

Come arrivare: A24/A25 RM-PE uscita Chieti da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Roccaraso/ Sulmona/ A25 direzione Pescara uscita Chieti
La chiesa di Santa Chiara fu edificata a partire dal 1644 a fianco al preesistente convento delle Clarisse. La costruzione della chiesa affonda le radici in una vicenda di circa un secolo prima. Nel 1557 le suore furono costrette a cedere il monastero ai frati Cappuccini ottenendo in cambio un sito in località Facciata interna Chiesa Santa Chiara di ChietiSanto Spirito per poterlo ricostruire. L'intento delle suore era quello di realizzare un edificio molto più imponente del primo tanto da farne una delle chiese conventuali barocche più importanti d'Abruzzo e sicuramente la maggiore dell'Ordine nella regione. I lavori strutturali durarono circa un secolo, anche se nel 1720 gran parte del lavoro era compiuto, come testimonia l'iscrizione all'ingresso circa la consacrazione della chiesa in quell'anno. La chiesa presenta la struttura conventuale abruzzese tipica del periodo a cavallo tra Seicento e Settecento. Un'aula con copertura a botte e due cappelle per lato sbocca in un transetto più grande, una piccola cupola ovale sovrasta il presbiterio. I lavori di decorazione dell'interno, consistenti soprattutto negli  stucchi, si svolsero tra il 1680 e il 1790 e manifestano una matrice prevalentemente barocca seppure è possibile rintracciare elementi di gusto tardo settecentesco. Infatti è utile distinguere due modi decorativi corrispondenti a due fasi diverse; quello plastico-scultoreo trova espressione negli altari laterali e quello tardo-barocco si esprime in festoni di ghirlande, decorazioni a trama ed è presente nella finta cupola sopra l'altare, nelle volte e nel presbiterio. Questi ultimi lavori furono realizzati dai fratelli Antonio e Giuseppe Piazza nel 1765. Quasi tutti gli autori degli stucchi sono artisti di impronta lombarda, tra i quali va segnalato Carlo Piazzola e Alessandro Terzani. Il fatto che la decorazione sia stata completata solo nell'Ottocento fa sorgere dubbi sulla sua originalità seppure gli interventi ottocenteschi manifestino una maggiore pesantezza. Tra le decorazioni che coprono tutta la chiesa spiccano gli altari posti alle testate del transetto che si distinguono per la ricchezza dei decori e per le vistose colonne tortili.
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