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Programma Eventi Estate 2020 Navelli (AQ)

Navelli Eventi Estate 2020 - Il Programma

Pubblicato in Estate 2020 in Abruzzo

Scanno (AQ)

 

Situata tra il Parco Nazionale d'Abruzzo e l'alta Valle del Sagittario, la natura che circonda Scanno si presenta in maniera aspra e singolare. Il lago, meta ambita di pescatori e di coloro che ricercano la quiete assoluta, è una delle perle dell'intera regione. L'artigianato locale è celebrato dappertutto, soprattutto per la lavorazione dell'oro e dell'argento: qui nasce infatti la presentosa, una medaglia in filigrana d'oro che tradizionalmente si regala il giorno del fidanzamento. Famoso è poi il tipico costume muliebre, diverso dai soliti costumi abruzzesi.

Pubblicato in Provincia L'Aquila

Rivisondoli

Rivisondoli, nella Regione degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, si affaccia ad oriente in posizione dominante sull’altopiano del Prato ad un'altitudine media di 1.365 s.l.m., tra Roccaraso e Pescocostanzo. Un ambiente naturale di grande suggestione e un clima salubre: destinazione  ideale per  una vacanza estiva in montagna.

Rivisondoli (AQ)
Nel centro dell’abitato spicca, con la sua facciata rossa di mattoni e finiture in pietra bianca, la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, edificata nel 1912 su un precedente luogo di culto, arricchita da splendide vetrate policrome di Haynal (1991). Al suo interno si conservano due opere secentesche: un altare in tarsìa marmorea e un bel trittico ligneo, oltre ad un crocifisso del 1700, testimonianze delle origini più antiche di cui  il piccolo centro montano, purtroppo, conserva poco. La storia documentata di Rivisondoli si colloca tra i secoli XI e XII, pressappoco come quella dei due centri vicini  anche  se la prima citazione risale all’ VIII sec. – Diploma di Grimoaldo II, duca di Benevento, nel 724. Il nucleo storico, ancora ben identificabile anche  attraverso l’ubicazione delle porte che consentivano l’accesso al borgo (visibili Porta Antonetta, quattrocentesca, e quella nei pressi di Palazzo Sardi), ha prevalentemente una struttura urbana raccolta, con case che s’affacciano su un sistema viario reticolare originario fatto di stradine e scalinate, tipica dei sec. XVII-XVIII e con una cinta muraria (case a schiera) a nord–ovest difensiva dell’antico insediamento.

Rivisondoli (AQ)
Nella parte più antica sono ancora presenti alcune emergenze architettoniche, scampate al tempo, agli eventi tellurici e bellici, nonché alla modernizzazione degli ultimi decenni:  il palazzo baronale, con la prospiciente chiesetta di S. Anna e la bella chiesa del Suffragio, settecentesca. Un fervore di iniziative si registra dopo il terremoto, disastroso per l'intero Abruzzo, del 1706, che attesta la volontà di rinascita e l'ostinato attaccamento degli abitanti al proprio paese. Una comunità che, nel corso dei secoli e sin dalle origini lontane, ha lavorato e  lottato. Analizzando il nome del paese, Rivisondoli, si nota che è composto, secondo la tesi di F. Sabatini, da <Rivus
> (ruscello) e <Sondrium> da <Sunder>, e può significare <isolato separato>, ma anche <terreno riservato del padrone> in una azienda agricola. Quindi storia di lavoro appartato, tenace, ma anche di riposo meritato dopo la fatica (forse questo è il significato dei due guerrieri o putti, adagiati sulle sponde di un ruscello e campeggianti nello stemma comunale).

La venuta dei Reali d'Italia a Rivisondoli nel 1913 segna l'inizio del turismo che ha il suo enorme sviluppo dopo la seconda guerra mondiale. Rivisondoli (AQ)La  località ha oramai consolidato il proprio nome  come  centro di vacanza estiva e stazione sciistica tra le più importanti in Abruzzo. Infatti, gli impianti di risalita e le piste di Monte Pratello formano con  l’Aremogna e Pizzalto di Roccaraso un comprensorio di prim’ordine  nel panorama dello sci  in Italia. Rivisondoli è nota anche per il presepe vivente, una manifestazione con grande partecipazione popolare, unica nel suo genere, si tiene ogni anno il 5  gennaio ed è realizzata in un suggestivo ambiente montano.

Pubblicato in Provincia L'Aquila

Estate 2018 Pescocostanzo

dal 28 luglio al 16 settembre 2018

Pescocostanzo

Pescocostanzo

 

Pubblicato in Estate 2020 in Abruzzo

Caggionetti

Descizione
È uno dei dolci più tipici d’Abruzzo, presenti sulle nostre tavole soprattutto a Natale. Ecco come si preparano. Versare in una casseruola il mosto cotto e metterlo sul fuoco; quando il liquido sarà ben caldo, unire le mandorle, un pizzico di cannella, il cioccolato. Mescolare bene, poi aggiungere tanto purè di castagne (o ceci) quanto ne occorre per ottenere una crema densa; levarla allora dal fuoco e unirvi lo zucchero e il liquore. Mescolare accuratamente e porre il recipiente in frigorifero per qualche ora, affinché il composto si solidifichi bene. Versare in una capace ciotola l'olio ed il vino ed aggiungere tanta farina quanta ne occorre per ottenere un impasto sodo. Mettere il composto sulla spianatoia e lavorare a lungo la pasta, senza più aggiungere farina; stenderlo quindi col mattarello in una sfoglia sottile. Sistemare sulla sfoglia tanti mucchietti di ripieno e ripiegare la pasta per ottenere i "caggionetti" che debbono avere la forma di borsette a semicerchio. Friggerli in buon olio d'oliva non troppo bollente, senza farli colorire; scolarli e posarli su carta di tipo assorbente. Quando saranno tutti pronti, collocarli sul piatto di portata e spolverizzarli con zucchero e cannella in polvere. Si possono consumare caldi, tiepidi o freddi.

Ingredienti
(per la pasta) 250 gr.di olio d'oliva, 250 gr. di vino bianco secco, farina, Per il ripieno: 1 litro di mosto cotto, 300 gr. di mandorle tostate e tritate, 100 gr. di zucchero, 100 gr. di cioccolato, 500 gr. di ceci lessati (o castagne lessate), 1/2 bicchiere da tavola di rhum e anisetta, cannella. Inoltre: olio per friggere, zucchero, cannella.

 

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