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Pratola Peligna

Santuario Madonna della Libera a Pratola Peligna

  Pratola Peligna, Asilo Colella Piazza GaribaldiLe origini risalgono alla fine del primo millennio e sono strettamente legate a quelle dell'ordine dei Celestini, Fu nel 1294 che Carlo II D'Angiò fece dono della città a Celestino V, appena eletto papa, e i Celestini esercitarono qui il loro potere, anche temporale, fino al 1807. Al centro storico di impianto medioevale, detto "dentro la terra", si accende dall'arco D'Angiò che reca lo stemma dell'ordine monastico, un serpente attorcigliato alla Croce. Il cuore del borgo è la piazzetta di San Pietro Celestino con l'omonima chiesa e quella della Santissima Trinità, con portali del XVI e del XVIII sec. Da vedere le due fontane monumentali, i palazzi storici Tedeschi, De Petris, Campana e Di Prospero e il santuario della Libera che, secondo la leggenda, liberò Pratola dalla peste nel 1540. Il museo della "Civiltà contadina" è ospitato nel "Vecchio mulino" dei Celestini.

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Pacentro

Il paese, da cui si può ammirare l'intera Valle Peligna, in origine era conosciuto con il nome di Pacino. E' raccolto su una collina alle pendici del monte Morrone, da molti ritenuto sacro in quanto ritiro di San Pietro da Morrone, papa con il nome di Celestino. La parte più antica dell'abitato è arroccata intorno al castello medievale dei Cantelmo - Caldora, grandiosa struttura a pianta quadrata con tre imponenti torri. Due di queste sono state recentemente ristrutturate e sono visitabili. Le strade in pietra, i vignali, i porticati, i palazzi dai fregi rinascimentali, danno vita ai suggestivi scorci del centro storico, tra i meglio conservati d'Abruzzo. E' noto anche per l'arte culinaria con piatti a base d'agnello, tartufo e fiori di zafferano. 

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Marane

Piccola frazione di Sulmona, Marane è una tappa d'obbligo per il turista che ama le cose antiche e vuole vedere una città meravigliosa. Le attività artigianali che la rendono celebre sono l'arte dell'oreficeria e la produzione dei confetti.

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Campo di Fano

Piccolo paese (circa 300 abitanti) della Valle Peligna, in provincia di L'Aquila. Situato nel territorio del comune di Prezza, di cui è fazione, si distende lungo la strada provinciale    Nolfese, tra il monte San Cosimo a nord e il fiume Sagittario a sud. L'attuale nome deriva dal latino "Fanum", cioè tempio, e sembra indicare l'esistenza in questi dintorni, in epoca romana, di un qualche tempio dedicato a Cerere, dea della fertilità, il cui culto ricorreva frequentemente presso i Peligni. Il toponimo ricorre per la prima volta nella documentazione scritta nel XII sec. quando, in una bolla di papa Pasquale II, viene menzionata la chiesa di S.Petri in Fano. Numerosi i reperti che nel corso degli anni sono stati ritrovati nei suoi pressi. 

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Popoli

Popoli Piazza Maggiore

E' lambito dall'Aterno che qui confluisce con il Pescara le cui sorgenti costituiscono una riserva naturale con 60 risorgive e una portata d'acqua di 7000 litri al secondo. Ha origini antiche ma l'assetto urbano prese forma nel XIII secolo, quando la posizione ne fece un punto nodale della "Via della lana" che, passando per L'Aquila, congiungeva Firenze a Napoli. Numerosi i monumenti: il castello, la chiesa di S. Francesco risalente al '400, la chiesa della Trinità (sede di un'arciconfraternita fra le più antiche d'Abruzzo), la chiesetta dell'Addolorata (cappella privata annessa al Palazzo Colarossi - Mancini), il palazzo Ducale (costruito a fine '400 dai duchi Cantelmo), la taverna Ducale (il più antico edificio del centro storico), la torre Civica (prima sede comunale, settecentesca, con orgoglio pubblico a campana). In ambito sportivo è conosciuta per la crono scalata automobilistica delle "Svolte di Popoli"

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CORFINIO

Corfinio

 Sorge sui ruderi dell'antica "Corfinium", importante postazione strategica posta tra la conca Peligna e il Fucino. Per la sua posizione centrale   rispetto alle principali città abruzzesi, nel 91 a.C., fu scelta come capitale degli Italici. Qui si svolse il giuramento della Lega italica, cioè di tutti quei popoli che insorsero contro Roma nella guerra Sociale. Fuori dal paese si trova la basilica di San Pelino (antica cattedrale delle diocesi di Valva) uno dei più importanti monumenti medioevali abruzzesi. Da visitare il museo delle antichità corfinesi, i resti dell'acquedotto e delle terme di epoca romana ed il teatro dei gladiatori. Una caratteristica che accomuna Corfinio ad altre località di questo stupendo angolo d'Abruzzo sono le  decine di meravigliosi portali in pietra che adornano le case e i palazzi del centro storico.

Corfinio

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